Sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana invadendo i nostri pomeriggi passati a scorrere le dita sulla HOME di Facebook con criptici video… Sappiate che mia nonna ha paura del tizio con la maschera antigas. e che sono stati denunciati in quanto per le riprese del video sono stati maltrattati cameraman e molestati passanti.
Hanno poi appeso striscioni e ricoperto i muri di scuole, università ed edifici con adesivi.

Non contenti, hanno anche deciso di disturbare le nostre tranquille e passive passeggiate in centro mano nella mano, o col passeggino o con la busta Benetton.
Il 27 febbraio scorso hanno dato vita ad un’ assemblea pubblica a piazza Portanova in cui hanno invitato la cittadinanza a partecipare attivamente alla vita politica della loro città disegnando la “loro città ideale” partecipando al percorso di #NONCANDIDATI.


I passanti transitavano. Alcuni non si sono degnati neanche di qualche secondo di attenzione, forse gli stava scadendo il grattino del parcheggio oppure gli pesava in tasca il bigliettino elettorale di Forza Italia; alcuni lanciavano giusto uno sguardo di sufficienza, quello che tuo padre userebbe mentre li definisce “i soliti comunisti” e ti dice di votare il suo amico perché gli deve fare un piacere con delle pratiche ‘mo che sale al comune e che ti trova gli agganci giusti ‘mo che finisci la triennale di economia; alcuni pensavano fosse uno spettacolino teatrale quindi hanno portato via i bambini quando hanno sentito qualche parolaccia; qualcuno doveva trovare un intrattenimento mentre fumava la sigaretta aspettando la fidanzata che uscisse dalla boutique; molti sono intervenuti ringraziando “questa gioventù” per la forza di volontà con cui stavano portando avanti l’idea di una città diversa e diversamente vivibile.
Salerno, però, ha ricevuto una piccola scossa.
Ne abbiamo approfittato per intervistare a crudo le menti che hanno partorito questo progetto. Manterremo l’anonimato sulle loro identità per rispettare la tendenza assolutamente democratica del movimento e per evitare che i loro vicini scoprano che essi sono dei pazzi squinternati che vanno in giro riprendendosi con maschere e passamontagna…

-Età media di questo “movimento”?
G:Dal primo anno dei licei agli universitari. L’età media delle persone che spesso si riuniscono è diciotto anni.
-Vi siete posti come un movimento che non rispecchia i vecchi schemi della politica. Avete esperienze passate in movimenti politici o partiti?
G: Personalmente “aborro” le logiche di partito, di conseguenza non ho mai militato in uno di essi.
Certo, ci sono studenti che ora si stanno avvicinando alla politica e altri invece che già sul piano cittadino si sono affermati come militanti nei vari movimenti di aggregazione studentesca e sociale.
M: La base è che #NONCANDIDATI è un laboratorio politico eterogeneo. Di conseguenza, ci sono differenze d’idee. Abbiamo fin dall’inizio provato ad andare oltre queste differenze per costruire un cammino politico comune che dal basso richiami oltre a tutti gli studenti, anche le associazioni che lavorano sul territorio battendosi per qualunque tematica abbia di fondo la necessità di immaginare un’altra idea di città.
-Non avete paura, guardando il vostro modus operandi, di poter essere ricondotti ad una esperienza politica ora ben affermata come il Movimento Cinque Stelle quando ha cominciato a mettere le radici nella società?
M:Assolutamente no. Beppe Grillo ha sempre esposto la chiara necessità di voler distruggere i partiti come mezzo e strumento di politica. Ribadisco che noi vogliamo costruire dal basso un cammino politico ben diverso dalla sua campagna elettorale del 2013. Non vogliamo buttare giù tutto, distruggere il sistema politico. Non chiamiamo tutto ‘merda’. Crediamo sia necessario raccogliere e sintetizzare le proposte concrete di tutte le parti sociali. Il nostro obiettivo è quindi creare un programma e farlo approvare.
L: La bellezza di questo movimento che io definirei prevalentemente studentesco che mira a raccogliere consensi sul territorio per trasporli in reali e concrete proposte è che unisce esperienze politiche passate diverse. Ci sono persone che hanno militato tra Movimento Cinque Stelle, PD e altre cose. Non possiamo dare opinioni su chi votare o non votare dato che le opinioni sono personali dei singoli partecipanti: il movimento è composto dalle idee che essi portano per una città migliore a prescindere dai loro schieramenti, qualora questi non influiscano sul lavoro di tutti.
-Credo che molte persone potrebbero risultare impressionate in modo poco positivo da alcune delle maschere che vi rappresentano (alle anziane non piacciono le maschere antigas e ai commercianti non piace il passamontagna) e so anche di un diverbio con le forze dell’ordine per averle indossate in un luogo pubblico mentre facevate le riprese per uno dei vostri video. Perché quelle maschere?
G: Per non farci riconoscere: la DIGOS ci cerca!
M:Abbiamo indossato quattro maschere. Con ogni maschera abbiamo voluto veicolare una delle principali tematiche che il movimento mette in evidenza: spazi sociali, cultura, cittadinanza studentesca ed ambiente e vivibilità. Il messaggio alla base delle maschere è che #NONCANDIDATI non ha capì che dettano la linea politica ma è un cammino comune di tutte le persone che non si sono sentite rappresentate dalla politica degli ultimi vent’anni né tantomeno dagli spot elettorali apparsi sui giornali fin ora.
(Vi riporto alla mente)

Chiunque può stare sotto ognuna di quelle maschere, perché chiunque vive uno dei disagi che esse identificano!
-Dove e come possiamo entrare in contatto con le attività di #noncandidati?
M:Sulla pagina Facebook di “Rete della Conoscenza – Salerno” o sul gruppo aperto #noncandidati2016 per adesso.
G:Non vi preoccupate che ci faremo sentire noi: abbiamo un ricco calendario di iniziative che abbiamo presentato oggi in piazza che va fino al 31 maggio, giorno delle elezioni comunali a Salerno.
-Chi vi finanzia?
M:Assolutamente nessuno. Siamo degli studenti che si sono messi insieme con un irrisorio contributo di 10 euro. Non puntiamo a far salire alcun candidato quindi nessuno avrebbe interesse a finanziarci.
L: Abbiamo fatto una cosa molto Americana in cui teniamo alla trasparenza dei nostri fondi perché siamo contrari al finanziamento pubblico ai partiti. Ci finanziano la Apple, la Vodafone e soprattutto il benemerito signor Silvio Berlusconi.
G:In poche parole, facimm’ i ccollett!
-Oggi non tutta la cittadinanza ha partecipato alla vostra iniziativa. Voi chi pensate che questo movimento debba raggiungere?
G: Salerno è una città difficile dal punto di vista sociale. Speriamo di poter raggiungere tutta la cittadinanza. Ovviamente farlo fin dall’inizio del percorso con i nostri mezzi è utopico, ma non intendiamo fermarci. L’idea è di aprire i dibattiti intercorsi nella componente studentesca salernitana a tutta la cittadinanza attiva e passiva della città che si troverà a maggio a dover esporre la propria preferenza sulle votazioni.
M: #NONCANDIDATI punta a raggiungere un tessuto sociale il più eterogeneo possibile. Come si può leggere dai manifesti molto simpatici, è un programma aperto che va dagli 1 ai 99 anni: parte dalle istanze delle scuole e delle università, si allarga su chi opera per la cultura e lo sviluppo del territorio.
-I vostro genitori chi votano?
M:I miei genitori hanno sempre votato a sinistra, ora non votano più.
L:Mio padre era democristiano, poi è passato al PD e ora è grillino.
-Strutturando questa carovana piena di idee in modo così chiaro ed aperto, non temete che chiunque possa far vessillo delle proposte e istanze che portate avanti? In fondo, il vostro programma non supporta e non denigra nessuno, quindi tutti potrebbero rivendicare tali idee in campagna elettorale per accaparrarsi una parte dei vostri seguaci.
L: Ma magari i candidati prendessero parte di questo lavoro e lo portassero sul tavolo del discorso! Purtroppo conosciamo la politica salernitana e sappiamo che la distanza tra il dire su un cartellone elettorale e il fare è sostanziale.
C’è un mare che va superato. C’è bisogno di concretezza per uscire dalla crisi di questo Paese… (E prosegue scimmiottando la parlata politichese con la voce decisa e il mento ritirato nel collo in stile ‘Qualunque Politico Di Fronte Al Microfono‘ -)
Questi politici, queste liste se vogliono portare le nostre proposte avanti, tanto meglio. Sappiano però che noi siamo solo un grande e dinamico contenitore di idee per la città che verrà: non abbiamo intenzione di appoggiarli!
I ragazzi di #noncandidati cominciano a dissolversi tra la folla che li prende uno a uno intenta a chiedere informazioni, a condividere con loro opinioni. Due o tre di loro restano davanti al cartone con indosso le maschere innalzando un appello che descrive perfettamente il clima culturale che oggi respiriamo oggi in mezzo al disagio cittadino:

Noi, intanto, andiamo a cercare di farci dare il numero di Silvio da L.!
@Kage
@photo by Gianluca Villani and Alfonso Parrilli